venerdì 5 giugno 2009

Akon!


Voce suadente, rime hip hop, stile vocale West Africa e ritmi accattivanti del rap dell'East Coast: questi i tratti distintivi del rapper emergente Akon. Figlio del percussionista jazz Mor Thiam, noto suonatore di Djembe (tamburo tradizionale africano), Aliaune Thiam, in arte Akon, nasce e cresce in Senegal. All'età di sette anni si trasferisce insieme alla famiglia nel New Jersey e lì scopre subito sia l'hip hop che il crimine. In poco tempo impara a sopravvivere nel ghetto e si trova coinvolto in traffici di droga e sparatorie, finisce così in carcere e ci rimane per diversi mesi. Durante la permanenza in gattabuia si dedica alla scrittura di alcuni brani e, all'uscita, produce un demo casalingo registrato in uno studio improvvisato. Il disco arriva nelle mani di uno degli esponenti della Universal che nota immediatamente il talento del giovane artista. Akon firma così un contratto e nel 2004 incide il suo primo album, "Trouble", una splendida collection di pezzi provocanti e aggressivi che descrivono al meglio gli alti e bassi del cantante e le sue esperienze adolescenziali. Nonostante le remore iniziali, Akon infatti sosteneva che l'hip hop fosse spazzatura, la nuova rivelazione dell'universo r&b si è calata profondamente nel ruolo dell'artista di strada che spiega i propri errori. Attraverso le sue canzoni racconta ai giovani del suo quartiere che la musica può migliorare la loro vita. E lo fa con brani scanzonati come "Bananza (Belly Dance)", un inno al divertimento e alle belle donne, oppure con tracce toccanti come "Journey". Un artista genuino e onesto che, con le sue parole, arriva fino al cuore della gente

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